Si può guardare, infatti, senza tuttavia riuscire a vedere. La città è lì davanti ai nostri occhi, come entità riconoscibile, e al tempo stesso inerte. È necessario, quindi, ricostruirne mentalmente la logica delle forme urbane e del loro sviluppo rispetto alle funzioni primarie e quelle secondarie. Solo in tal modo, forse, è possibile acquisire una maggiore consapevolezza non solo nella città nella quale si vive e lavora quotidianamente, ma di tutte le altre anche se viste per una sola volta.
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