Negli stessi anni nei quali Heidegger, egli stesso discepolo di Husserl, formulava giudizi ingiustamente avversi alla tradizione metafisica accusandola di aver dimenticato l’«essere» per divenire una sorta di «fisica dell’inverificabile», Edith Stein, pur rimanendo legata alle esigenze critiche del maestro, si incamminava su una via alta, libera dai condizionamenti talvolta pressanti dei percorsi accademici. La sua riscoperta del pensiero di Tommaso si compì nella vivente eredità dello spirito. Per questo, la sua opera sorge vigorosa e matura in una chiarezza che sarà sempre più efficacemente intesa quanto meglio si vedrà che la tradizione metafisica, nei suoi autori più autentici, vive e stat quale irrinunciabile dono di civiltà.
Per offrire il miglior servizio possibile questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione si autorizza l’uso.
To offer the best possible service this site uses cookies. By continuing to browse, you authorize use.