Gli studi raccolti in questo libro da angolature eterogenee, con approcci e metodologie differenti, propongono una lettura della filosofia henryana prevalentemente in una prospettiva filosofico-teologica dell’educazione.
Grazie alla verità dell’incarnazione il «presunto sistema dell’umano» è elevato ed illuminato di luce della conoscenza della vita propria di Dio. In questo particolare, si sottolinea a partire da Henry, è possibile individuare il senso sempre nuovo dell’umanesimo, in quanto lo stesso cristianesimo, lungi dall’essere una semplice saggezza, ovvero una forma di spiritualità tra le altre, suscita la novità delle relazioni e della reciprocità, come lo stesso Gesù mette in evidenza nei “paradossi delle beatitudini”, quando palesa sic et simpliciter la condizione umana.
Se un’educazione all’umano vi è nella filosofia di Henry, essa consiste e si risolve essenzialmente nel fuoriuscire dal fuori che è il mondo e nel ritrovare, contro la dispersione di sé nel mondo, contro l’uomo mondano, tutta la verità dell’Interiore. Per far questo, però, è necessario rientrare in sé e riprendersi la speranza di una vita interiore.
Con contributi di Giuseppina De Simone, Gaetano Iaia, Carmine Matarazzo, Felice Ciro Papparo, Stefano Santasilia, Claudio Tarditi.
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