L’autore ripercorre, in questo saggio, ciò che all’uomo sta più a cuore: il cuore dell’uomo. La persona non riesce a vivere senza amore. La sua esperienza si situa spesso fra l’eros, forma d’amore descritta da Platone nel Simposio, e l’agápe, l’amore puro e gratuito che non è motivato da un bisogno. Aneliamo alla bellezza dell’amore, desideriamo essere amati e considerati. Ma solo il dono di sé, ci rende felici. Più siamo fecondi intorno a noi, più generiamo vita, più la vita ci sorride donandoci senso e significato. Solo l’amore vero, perché spesso l’amore è contraffatto, ci pone di fronte ai nostri limiti e alla nostra contemporanea grandezza.
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