Le due Heroides, Hypermestra Lynceo e Phedra Hyppolito, vengono qui analizzate per la prima volta quali protagoniste della fine del matriarcato.
Riprendendo la lezione di J. J. Bachofen, finora trascurata nel ripensamento delle due “eroine”, il libro dimostra come la condizione femminile non esca ridimensionata nel passaggio dalla tragedia all’elegia, ma conservi lo stesso pathos portando allo scoperto le dinamiche antropologiche immerse nell’inconscio collettivo.
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