Michele Parma è ben noto ai più autorevoli studiosi di Rosmini, che citano le numerose lettere a lui scritte dal roveretano. La corrispondenza, qui per la prima volta edita, del Nostro con Pellico, Tommaseo, i toscani, oltre a Rosmini, e i suoi scritti, gli riservano un ruolo non insignificante nel preparare, lungo gli Anni Trenta dell’Ottocento, la rivoluzione del Risorgimento.
Il cattolicesimo di Michele Parma, preoccupato della fedeltà al Vangelo e alieno dall’allora corrente compromissione – è giunta la spada / col pastorale e l’una con l’altro insieme / per viva forza mal convien che vada – è inteso a un risorgimento sociale e religioso.
Ai fini di una rivisitazione in senso contemporaneo di Michele Parma, amante della musica, l’autore ha sviluppato alcune variazioni sui temi da lui presi in considerazione.
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