Sono passati parecchi anni da quando fu pubblicato il libro in cui riprendevo prevalentemente scritti e bozze di mio padre, ricordi e aneddoti della sua vita da medico condotto. Mi ritrovo ora con alcuni scritti abbozzati e memorie di tutto il percorso della mia vita. Emozioni, gioie, dolori, sorprese, stupori, incanti, sogni che mi hanno accompagnato sin da quando scrivevo le letterine di Natale nelle elementari ad Armeno. Scrivendo rivivo gli istanti, rivedo i volti, risento gli odori, mi trovo talora sudato e talora infreddolito, sempre alla fine contento. Mi piace riprendere sensazioni già provate con la stessa colonna sonora. Non è nostalgia o melanconia. È assaporare il tempo come una vivanda prelibata che mi è stata offerta e che ho gustato.
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