Principianti assoluti nel lavoro, nell’amore, nella vita di tutti i giorni. I protagonisti dei racconti di Fabiano Spessi sono liberi da sovrastrutture ideologiche ma, al tempo stesso, privi di una bussola che li aiuti a orientarsi nella società italiana degli anni Duemila. Un mosaico di ritratti di gente comune a cui fanno da sfondo i (non) luoghi della contemporaneità: centri commerciali, locali alla moda, periferie esistenziali.
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