La vita a volte lascia dei conti in sospeso che bisogna prima o poi riempire. Ogni libro è una conta, un bilancio che entra dentro e va in profondità. Ed è il risultato di altri libri, altre letture e altre vite. Un giorno si aprirà l’ultima fase, quella che si nasconde per guardarsi fuori, una finestra sul mondo. Perché là ci sono tutti, tutti coloro che sono passati lasciando un segno, anche quando non sembra, anche quando nessuno se ne accorge.
I nostri morti ci sono tutti e i volti, quelli, non si dimenticano, non hanno più nome, perché i nomi e le voci se ne vanno, sono i primi a doversene andare (da “Note dell’autore”).
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