La testimonianza è rigorosamente documentata, l’azione veloce, la suspense implacabile. Leggendo, studiando le foto, un mondo immenso ti si apre.
Ricercatore dell’Università di Londra, Giuliano Dego dialoga su nastro magnetico coi trapassati.
Com’è, il morire? E dove andiamo? Come passiamo il nostro tempo?
Rispondono una casalinga e Oscar Wilde, la Regina Vittoria e il suo stalliere.
Intanto Moravia e la madre del poeta redarguiscono uno spirito malvagio che interferisce con la stesura del poema.
E la reincarnazione?
Ne parlano in nove, da Socrate a Sant’Agostino, a Franklin... Papa Benedetto XVI dice lui pure la sua, sbagliando.
Da Napoleone a Darwin... a Lenin... a Stalin... a Hitler... Da Isidora Duncan a Lord Byron, da Lutero a Santa Caterina, gli spiriti raccontano vicende inedite delle loro vite.
Dante inveisce contro “i morti della terra grigia” e Mazzini esorta al “cemento dell’amore”.
Conclude San Paolo, consigliando di evitare frivole curiosità nei contatti con gli spiriti.
Scritto in terzine colloquiali, questo è il primo poema narrativo non fittizio sull’aldilà. E dice che è tempo di sollevare le palpebre e salire, oltre i dogmi, sino ai confini della luce.
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