Luce d’epifania nasce su basi antiche. Nel Concilio di Calcedonia del 451, fu stabilito come la figura di Cristo fosse a tutti gli effetti umana, ma che sussistesse in essa la doppia natura, sia divina che umana.
La dottrina cristiano-melchita nasce in quel concilio e Kamal Jarbawi, educato su quei fondamenti, è profondamente intriso dal concetto di un Cristo, pur divino, che vuole però condividere limitazioni e affanni della natura umana.
Il racconto prende forma da una stella, scaturita da un vagito, cioè dal verbo, di un neonato, quel neonato, di Betlemme, e di quel verbo si fa portatrice, splendendo nel cielo e illuminando le coscienze di coloro che si lasciano trascinare dalla sua meravigliosa corsa nella notte (Aldo Ferraris).
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