Leggere una raccolta di poesie come questa di Milena Tagliavini equivale a rispondere cortesemente all’invito a entrare in confidenza con l’autrice e a lasciarsi affascinare proprio dalla confidenza proposta.
E allora eccoci trascinati nel suo mondo, denso di «suggestioni» che si nascondono “dietro la parete” o nella luce del «muro rosso» o nell’«immane fatica / della formica a primavera». E allora l’«indifferenza delle cose» trova un senso e la bellezza della vita viene percepita attraverso la poesia.
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