Le cose più quotidiane e dimesse sprigionano sentimenti complicati, anche dolorosi. Indubbiamente un sentimento che amplifica e trasfigura le cose che cadono quotidianamente sotto i nostri occhi è simile a ciò che mi spinge a dipingere certe combinazioni di immagini, a creare come dei rebus visivi di cui neanche io posseggo la soluzione.

Non so se Patrizio vive anche lui questa incertezza semantica, a me necessaria, ma in qualche modo, in un certo punto della vita, ci siamo ritrovati a contemplare il mistero che parla attraverso tubature idrauliche, strani macchinari ottici, visioni metropolitane, finestre e palazzi inquietanti.

Più gli oggetti che le persone, soprattutto in Patrizio, evocano riflessioni e sentimenti che scavano nell’essere e nel malessere del vivere (dalla prefazione di Stefano Di Stasio).