«Ci separavamo presto, lui attratto dall’ozio fecondo, io dal dinamismo che allora sembrava frutto di inarrestabile energia, ed era invece incapacità di esistere nella quiete, timore di trovarmi troppo bruscamente riflesso in uno specchio che si sarebbe frantumato al primo apparire dell’immagine».
Ci troviamo di fronte ad un grandioso affresco della società del Secondo Novecento, tratteggiato attraverso 18 racconti di uno dei più profondi interpreti dell’attuale cultura italiana.
Per offrire il miglior servizio possibile questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione si autorizza l’uso.
To offer the best possible service this site uses cookies. By continuing to browse, you authorize use.