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Per capire bene il significato di questo lungo racconto di Michele Brancale non si possono ignorare le numerose raccolte poetiche che lo precedono: La fontana d’acciaio (Polistampa 2007); I salmi metropolitani (Edizioni del Leone, 2009); La perla di Lolek (Giuliano Ladolfi, 2011) e il recente A regime di brezza mite (Associazione Culturale LucaniArt, 2012)

In ognuna ho respirato ossigeno puro, come se leggendo mi si fossero aperti davanti in tutta la loro chiarezza orizzonti troppo spesso sommersi o nascosti dalle nebbie delle indifferenze e dell’abitudine. Quasi la società in cui viviamo ci avesse posato le mani sugli occhi e contemporaneamente avesse alzato al massimo il volume del chiasso che quotidianamente ci frastorna, soffocando così altre visioni, altri suoni, altre voci.

La scrittura poetica di Michele ce li restituisce. È un viaggio all’interno dell’uomo, dei suoi valori, dei luoghi che abita, con un’attenzione particolare nei confronti degli ultimi, i più scomodi, i più ignorati dalla società; perché considerarli maggiormente creerebbe disturbo.

 


Fonte: La Rocca

Rocca-CoverUscito nella collana Ametista, diretta da Maurizio Schoepflin, il libro di Madre Cristiana Dobner ricostruisce le tappe del percorso esistenziale e spirituale di Edith Stein, sullo sfondo degli orrori nazisti: la conversione al cattolicesimo nel 1422, l'ingresso nel Carmelo con il nome di suor Benedicta Cruce nel 1934, la deportazione ad Auschwitz e infine la morte nelle camere a gas il 9 agosto del 1942.

La morte è affrontata da Stein con la speranza, sorretta da una grande fede, che i contrasti ciel mondo, per quanto sembrino duri e invincibili, non saranno eterni e che alla fine «rimarrà solo il grande amore».

L'ultima parte del libro è dedicata al molo che avuto la tematica dell'empatia, presente nella riflessione di Stein dagli anni giovanili, sull'opera di Emanuel Lévinas, a partire dalla comune formazione fenomenologica e husserliana.

 


Fonte originale: http://cittadelmonte.info/2013/06/10/franco-loi-ladro-di-dio/

FrancoLoiCitmonteLa poesia di Franco Loi (1930) conosce il fiato dell’obbedienza. L’eco del dialetto preme nella sua pagina ha una voce fatale che induce a meraviglia, come a un vento lontano che tocca lo stupore e il dolore di un benedetto richiamo.

L’indefinito delle sue vedute cresce come la naturalezza di un fiato sperduto o l’imprecazione di un vetro smosso o infranto, come uno sperduto saluto.

Si potrebbe attribuire al suo estremo libro Lader de Diu (Quando Dio canta), ciò che scrive Nicholas Cabasilas: «Conoscere per esperienza […] vuol dire raggiungere la cosa stessa: qui perciò la forma si imprime nell’anima e suscita il desiderio come un vestigio proporzionato alla sua bellezza».

È il segno di un inizio e di un cammino, segnato dal desiderio non egoico, ma aperto alla musica del mondo e al tocco di un abbandono indifeso.

 


Esce il libro di racconti "L'oscurità degli angeli", piccolo trattato di filosofia morale

GaravelliLunedì prossimo, 17 giugno, alle ore 18.15, presso la Libreria Feltrinelli di Piazza Ducale, avrà luogo la presentazione del nuovo libro di Bianca Garavelli dal titolo -L'oscurità degli angeli-. Ne abbiamo approfittato per chiedere qualche anticipazione all'autrice. Da dove nasce l'idea di un libro di racconti, dopo un romanzo di successo come "Le terzine perdute di Dante"?

Ho sempre scritto racconti, anche mentre scrivevo testi più: lunghi, come i romanzi. Mi piace pensare di essere entrata in una grande tradizione letteraria, con maestri che amo moltissimo e che ho cominciato a leggere molti anni fa: per primo Edgar A. Poe, con i suoi "Racconti del mistero", che ho scoperto durante l'adolescenza, ed è uno dei più importanti esempi di autori di short stories della letteratura americana. Poi l'italiano Dino Suzzati, un grandissimo creatore di atmosfere inquietanti. Un altro esempio è Italo Calvino. che ha scritto storie brevi anche all'interno dì cornici unitarie rivalutando il valore del-la sintesi bruciante, in cui intere vite si concentrano in poche pagine-. Quindi questo libro è una pausa tra un romanzo e l'altro?


L’ospite d’onore all’inaugurazione del Tr3b Festival 2013 a Voltana di Lugo, il 24 maggio presso il Centro Sociale Ca’ Vecchia (in Piazza Guerra, 1), è stato il georgiano Dato Magradze, già Ministro della Cultura del suo Paese durante il governo di Eduard Shevardnadze, autore dell'Inno Nazionale della Georgia e nel 2011 candidato al Premio Nobel per la Letteratura, il quale ha raggiunto il ravennate direttamente dal Salone del Libro di Torino, dov’è stato protagonista di un incontro a lui dedicato, e insieme a lui la sua traduttrice in italiano di fiducia, Nunu Geladze.


  1. Due autori di Giuliano Ladolfi Editore finalisti al PREMIO CAMAIORE 2013
  2. VOLO NON AUTORIZZATO su www.ilsalvagente.it
  3. La filosofia e il posto dell'uomo nel mondo
  4. Concorso "Gonna Poesia"

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